Identità e cliché, un “involontario” leit motiv

Un tema sempre attuale: la contrapposizione tra l’identità sostanziale e l’adesione allo stereotipo imposto dalla società

  • Michele Catti: Ultime foglie. GAM, Palermo

Una mia paziente, colta e accorta, mi ha fatto notare che gli ultimi articoli inseriti sono praticamente accomunati da un filo conduttore ovvero quello della riflessione tra l’identità sostanziale e lo stereotipo che quasi sempre stigmatizza il soggetto e lo depriva delle sue potenzialità trasformative.

Già, involontariamente (ma è questo che rende più interessante la “scoperta” della mia paziente), ho trattato il medesimo tema in diversi contesti: ne Il diavolo sulle colline di Pavese alcuni ragazzi apparentemente divisi dalle loro appartenenze sociali si ritrovano a condividere emozioni e vicissitudini, ne La morte a Venezia di Thomas Mann l’identità profonda emerge per scardinare il ritegno borghese, ne L’idiota di Dostoevskij ho riflettuto ampiamente su come le credenze della gente riescano a condizionarci sino al punto di riconfermare il pregiudizio altrui coi nostri stessi comportamenti.

Infine v’è l’omaggio a Pier Paolo Pasolini che di fatto ripropone la contrapposizione tra cliché e identità ovvero tra l’impegno sociale dello scrittore e l’intima dolcezza che traspare dalle sue composizioni giovanili.
Insomma, senza rendermene conto ho approfondito il tema della contrapposizione tra stereotipo e identità sostanziale seppur percorrendo ogniqualvolta strade diverse: ed ecco che ho deciso di riunire qui gli articoli accomunati da questo leit motiv. Affinché contribuiscano  tutti al medesimo spunto di riflessione!

La ricchezza che viene dal confronto e dal contrasto

Il diavolo sulle colline, un romanzo di Pavese che scruta nelle contraddizioni dell’uomo

Il diavolo sulle colline di Cesare Pavese

Il conflitto tra le pulsioni e il rigore morale

La morte a Venezia: il conflitto tra Es e Super-Io affrontato dal più grande scrittore europeo

La morte a Venezia di Thomas Mann

Come noi ci vediamo e come ci vedono gli altri 

Leggendo L’idiota, capolavoro della maturità di Dostoevskij

Prima parte: L’uomo “assolutamente buono”

Seconda parte: La donna “irreversibilmente perduta”

L'idiota di Fëdor dostoevskij

Il lato intimista di un uomo irriverente

Omaggio a Pier Paolo Pasolini, a quarant’anni dalla sua tragica scomparsa

La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini