Il narcisismo e l’incapacità di amare nel romanzo di Oscar Wilde
Il ritratto di Dorian Gray, falso eroe dei nostri tempi
“Che cosa triste! Io diverrò vecchio, brutto, ignobile e questa pittura rimarrà sempre giovane (…) Oh, se potesse avvenire il contrario! Se potessi, io, restar sempre giovane e invecchiasse invece la pittura! Per questo sarei pronto a dare qualsiasi cosa, si (…) Darei la mia stessa anima!”
Il tempo libero è una reale sospensione delle attività?
Una lezione di vita che viene dalla letteratura e dalla psicoanalisi
“(…) abbiamo forse dimenticato che uno dei bisogni fondamentali è quello di disporre di uno spazio privato non integrato e di ‘restare ozioso’ ” Masud Khan
Dostoevskij e il demone del gioco
Il gioco d’azzardo raccontato da un genio della letteratura
“I giocatori sanno bene che si può resistere addirittura per ventiquattr’ore di seguito con le carte in mano senza neanche gettare un’occhiata a destra o a sinistra.”
Le relazioni interpersonali e la costruzione dell’identità individuale
L’importanza delle relazioni familiari e sociali in un capolavoro di Marguerite Yourcenar
“Dietro ciascuna delle nostre predilezioni per un certo genere di vita c’è sempre una o più persone. Non si cavalca a lungo soli nel deserto; non si naviga a lungo soli nel mare.“
L’importanza delle esperienze affettive raccontata da Dacia Maraini
I temi della nostalgia e del confronto generazionale in una intensa scrittura
” Non so nemmeno se quella bambina sia semplicemente una parte di me che si affaccia timidamente ai bordi della memoria di un corpo che invecchia.”
Quando la parola “corpo” diventa nemica delle donne
Le donne e il corpo sognato nella scrittura vibrante di Dacia Maraini
“E’ l’idea della perfezione che tormenta, ferisce, guasta i rapporti che ogni donna ha con il proprio corpo”. Le donne non si sentono mai del tutto a loro agio nel loro corpo, “nemmeno nei momenti della sua maggiore freschezza e avvenenza”.
Il giardino dei ciliegi di Cechov è il luogo dei desideri
E’ davvero opportuna la distinzione tra desideri e bisogni? Sbirciando tra letteratura e psicoanalisi
I famosi bisogni da soddisfare sono i desideri giudicati ragionevoli dai cosiddetti “saggi”, insomma quelli che l’Autorità ci ha dato il permesso di cercare di soddisfare attraverso risposte adatte e corrette.
Destino o libertà? Ecco la soluzione per Cesare Pavese
A proposito del determinismo psichico, concetto caro alla psicoanalisi
“Chi avevo visto, conosciuto finora? In che posti ero stato? Certi giorni a pensare a quanta gente c’è a questo mondo (…) mi veniva una voglia di andarmene a spasso, di saltare sopra un treno, che quasi gridavo”.
Inquietudine e contestazione in adolescenza
Leggendo le Illuminazioni di Rimbaud, capolavoro della poesia moderna
“Ah! L’egoismo infinito dell’adolescenza, l’ottimismo studioso: com’era ricco di fiori il mondo quell’estate! Un coro di vetri di melodie notturne…Infatti ben presto salteranno i nervi”
La ricchezza che viene dal confronto e dal contrasto
Il diavolo sulle colline, un romanzo di Pavese che scruta nelle contraddizioni dell’uomo
“Mi piace il contrasto – dice Poli – è solamente nei contrasti che uno si sente forte, superiore al proprio corpo. Senza contrasti la vita è banale”.
Il conflitto tra le pulsioni e il rigore morale
La morte a Venezia: il conflitto tra Es e Super-Io affrontato dal più grande scrittore europeo
“E dunque era necessaria una interruzione, un periodo di vita nomade, scioperatezza, aria di paesi lontani e acquisizione di sangue nuovo, affinché l’estate diventasse sopportabile e proficua…”
Come noi ci vediamo e come ci vedono gli altri
Leggendo L’idiota, capolavoro della maturità di Dostoevskij
Prima parte: L’uomo “assolutamente buono“
«Ecco il vero modo di far perdere la bussola a un uomo! Per amor di Dio, principe, ora dimostrate una semplicità e un’ingenuità come non se ne sono mai viste (…) poi ad un tratto, trafiggete l’uomo come con una freccia, con la profondità delle vostre osservazioni psicologiche».
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Seconda parte: La donna “irreversibilmente perduta“
«Meglio andare in strada, là dov’è il mio vero posto! Voglio lasciarmi andare alla baldoria in compagnia di Rogozin! Infatti, io non ho nulla che sia proprio mio; me ne andrò senza prendere nulla».
Il lato intimista di un uomo irriverente
Omaggio a Pier Paolo Pasolini a cento anni dalla nascita
“Di tutte le cose che so/ Ne sento nel cuore solo una: sono giovane, vivo, abbandonato/ col corpo che si consuma/ Resto un momento sull’erba della riva, tra gli alberi nudi/ Poi cammino e vado sotto le nuvole/ E vivo con la mia gioventù”
La scoperta dell’inconscio: il lato oscuro del cuore
Esiste una parte dell’animo di cui lo stesso individuo interessato è inconsapevole
Freud ne L’interpretazione dei sogni afferma che «la coscienza, in uno stato di ridotta vigilanza, lascia emergere (…) strati profondi della memoria che si credevano dimenticati». E come spesso accade per le scoperte geniali, tutto sembra semplice – dopo.
Bagheria: la coscienza civile di una collettività
Dacia Maraini e Bagheria: la mafia, lo scempio edilizio… ma anche un lungo racconto si sé
“I lavori hanno continuato a imperversare, e i due polmoni verdi di Bagheria sono stati «mangiati in due bocconi». Le straordinarie ville settecentesche di Bagheria, che sono fra le più preziose ricchezze della Sicilia, sono state private dei loro contorni, (…) di un passato che si ha fretta di distruggere”
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La quotidianità è la vera grande avventura!
Dalle emozioni “forti” alle droghe: alla ricerca di una botta di vita!
Ma siamo veramente sicuri che per godere della vita si debba passare attraverso le cosiddette emozioni “forti”? Un romanzo di Pavese, La spiaggia invita a riflettere su come nella “normalità” della nostra vita risieda il segreto della sua straordinarietà!
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I luoghi dell’infanzia: alla ricerca delle proprie radici
Le luci della notte “mi facevano gridare – rievoca il narratore – e rotolarmi in terra perch’ero povero, perch’ero ragazzo, perch’ero niente. Quasi godevo se veniva un temporale, il finimondo di quelli d’estate…”
La dissociazione dell’identità incontra la grande letteratura
Lo sdoppiamento della coscienza e la narrativa di Dostoevskij
“Ammettere che sono io o no? O far finta di non essere io, di essere qualcun altro che mi assomiglia in modo strabiliante, e fare come se niente fosse? Appunto, non sono io, non sono io e basta!”
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Dalla tubercolosi alla nevrosi: tutti i “vantaggi” della malattia
Un romanzo che è un elogio della malattia: La montagna incantata di Thomas Mann
“L’unico modo sano, nobile, religioso, di considerare la morte è di concepirla come parte integrante, come complemento, come sacra condizione della vita, ma non di scinderla in qualche modo spiritualmente dalla vita, di porla in contrasto, di farne cosa ripugnante ad essa.” T. Mann
Immagine in evidenza: Aleksandr Aleksandrovich Deyneka, Giovane donna con libro / Junge Frau mit Buch, 1934