Il naufragio del Sé
Tracce di Psicologia Dinamica nei romanzi di Fedor Dostoevskij
Introduzione a Il naufragio del Sé. L’articolo, qui suddiviso in tre parti per agevolezza espositiva, si impernia intorno al confronto tra letteratura e psicoanalisi nel tentativo di coglierne affinità e divergenze.
Prima parte: «Il naufragar m’è dolce»
Ero adolescente e classicamente perplesso sulla vita quando lessi per la prima volta Delitto e castigo. Sin dalle prime pagine compresi di aver trovato qualcosa di quello che stavo cercando.
Seconda parte: «Non tutti i naufragi vengono per nuocere»
Già, talvolta il naufragio si configura come indispensabile per disvelare dentro di sé profumi e suoni mai percepiti prima: la rivelazione del senso ultimo della realtà si dispiega in circostanze psichiche eccezionali!
Terza e ultima parte: Il paesaggio del naufragio
In Dostoevskij l’evocazione del paesaggio è intrecciata alle vicissitudini dei personaggi: questo è spesso immerso nel buio o nella luce crepuscolare e lo scrittore sembra evocarlo solo quando questo prelude ad una svolta inquietante nella storia dei suoi personaggi.
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I classici della letteratura sono lezioni di Psicologia Dinamica
I grandi scrittori hanno intuito le teorizzazioni di Freud*
*Integrazione all’articolo Il naufragio del Sé Tracce di Psicologia Dinamica nei romanzi di Fedor Dostoevskij
Fiaba, romanzo e psicoterapia: dove si incontrano
Perché una pagina di Letture nel sito dello psicoterapeuta? La risposta in un testo di approfondimento sui rapporti tra letteratura e psicologia: Psicoanalisi e narrazione
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Pubblicazioni in Academia.edu
http://independent.academia.edu/CosimoCampagna
La lettura sequenziale del T.A.T.
Le macchie di Rorschach: tra percezione e rappresentazione
Immagine in evidenza: “Jeune homme nu assis au bord de la mer” di Jean-Hippolyte Flandrin. Riproduzione su carta. Fotografia di Daniele Rotolo.