Psicoterapia e letteratura al tempo di internet: un passaggio autobiografico
Beh, ho resistito non poco all’utilizzo di internet quale strumento per comunicare qualcosa di sé.
Ai tempi dell’Università (più di vent’anni orsono) i professori ancora ci fornivano le tracce bibliografiche su cui studiare rigorosamente su cartaceo, internet era praticamente uno sconosciuto o era soltanto nelle conoscenze di pochi che avevano una chiara inclinazione alla tecnologia.
I libri fatti di carta mi hanno sempre attratto tantissimo, è sempre stato un piacere immenso poter sottolinearli con matite colorate, potere appuntare una sintesi preziosa ai bordi delle pagine oppure pieghettare leggermente i margini a mo’ di segnalibro così da ritrovare tempestivamente i passaggi più importanti.
Dunque solo tardivamente ho cominciato a cercare qualche testo su internet laddove prima ignoravo tale opzione giacché, quand’ero in vena di nuove letture, mi recavo esclusivamente in biblioteca oppure in libreria.
Gli amici e gli stessi pazienti, ormai da tempo, mi suggerivano di scrivere qualcosa sulla mia professione e di usare anche il web per questo, così ho ceduto infine alla tentazione e ho deciso di farlo assecondando le mie inclinazioni: ho pensato subito ad un vecchio amore, ad uno di quegli amori che torna a prenderti dolcemente la mano ogniqualvolta che la vita sta principiando a travolgerti e a deprivarti della poesia che è in essa!
Ed ecco che ho ritrovato il mio amore per la letteratura e per certi classici che da ragazzo ricordo di aver letto in modo persino famelico. E adesso, dopo gli studi di psicologia e psicoterapia, mi è piaciuto moltissimo rileggere i romanzi che ho amato da adolescente e filtrarli stavolta con una nuova sensibilità!
La pagina denominata “letture” del mio sito web è dunque quella che mi interessa di più, che spero di aggiornare costantemente senza ovviamente sottrarre alcuno spazio all’attività clinica che si è rivelata ormai la mia vocazione principale!
20 giugno 2015
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